Infanzia e Dintorni
La perpetuazione di una comunità passa attraverso il ricambio generazionale. Ma questo non può essere soltanto un fatto demografico: si deve trasmettere alle nuove generazioni anche un sistema culturale e valoriale. L’approccio del Gruppo Antropologico Cremasco ha preso in esame, sia pure non in ordine strettamente cronologico, il momento iniziale del ricambio generazionale, la “maternità e infanzia”, fissandone la descrizione al periodo precedente la grande trasformazione degli anni ’50-’60. Due pubblicazioni già avevano documentato e studiato la fiaba, intrattenimento probabilmente nato per adulti ma che nel tempo è stato destinato in misura crescente all’inculturazione dei bambini. Anche per Santa Lucia l’aspetto religioso ha dovuto cedere il passo alla festa dei doni ai bambini, esaltata ma anche minata dall’eccessivo consumismo degli ultimi decenni. Infine uno sguardo all’educazione tra pari: nel gioco i bambini imparano la vita attraverso l’interazione con i coetanei o al massimo con quelli che sono appena più grandi di loro.
Il Gruppo Antropologico Cremasco ha dedicato all’infanzia e alla trasmissione della cultura e dei valori condivisi alla nuova generazione le seguenti pubblicazioni:
• 14. Le nòste pastòce (fiabe cremasche) (1998)
• 15. La fiaba cremasca (1999) [ristampa de Le nòste pastòce, preceduta da alcuni saggi]
• 16. Quando i nonni erano bambini: nascita e abbigliamento dell’infanzia a Crema (2000) [in collaborazione con Movimento per la vita]
• 28. Santa Lucia: mito, tradizione e devozione. Memorie locali, origini e spunti di attualità (2010)
• 31. Il gioco: significati etnici e tradizioni locali (2011)
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