Luoghi, gente e simboli
Una comunità esiste in uno spazio, fisico e semantico, che si addensa in luoghi abitati ed è punteggiato da simboli. Il Gruppo Antropologico Cremasco ha analizzato dapprima la città di Crema urbanisticamente e antropologicamente, poi ha indagato, a distanza di molti anni sia pur senza pretese esaustive, esempi, significativi in primo luogo per chi ne scriveva, dei quartieri di Crema e dei paesi del circondario. Ma oltre ai luoghi dei vivi ci sono anche i luoghi dei morti, che da due secoli si sono trasferiti fuori dai centri abitati, andando frequentemente a riunirsi ai cimiteri d’emergenza delle epidemie dei secoli trascorsi. Strumenti di difesa e segni di guerra retaggio di tempi lontani sono le mura cittadine e le torri che costellano il nostro territorio. Infine, segni di pace ma anche simboli identitari che si guardano l’un l’altro orgogliosamente da lontano, sono i campanili con i loro concerti di campane, che caratterizzano lo spazio sonoro di un paese o di una parrocchia cittadina.
Il Gruppo Antropologico Cremasco ha dedicato ai luoghi abitati e ai simboli che articolano lo spazio le pubblicazioni seguenti:
11. L’immagine di Crema: Vol. 1°, La città (1995)
12. L’immagine di Crema: Vol. 2°, La gente (1995)
26. Campane e campanér: rintocchi di storia cremasca (2007), con CD
27. I campanili della Diocesi di Crema (2009)
30. Le torri nel Cremasco (2011)
33. Luoghi della memoria: cimiteri e museo diffuso (2013)
34. Le mura di Crema (2014) [in collaborazione con FAI e Rotary]
45. Abitare vicini. Quartieri di Crema e paesi del Cremasco (2022)
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